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 | E mo' ca stong' a Torre
me sento n’atu tant’!
Me pare e vedè Napule
‘e arriturnà guaglione;
jenn’ pe’ dint’e viche
trovo li stessi vasci,
e ‘ncopp’, appis’ for’,
a feneste e balcune
‘a ‘nzert’’e pummarole.
‘e sovere, ‘e mellune,
‘a piant’’e prutusine
‘nzieme a’ vasinicola.
Ma chello ca cchiù conta
sient’ ‘e canzone ‘e Napule
e ‘a gente ca s’’e canta.
Pe’ sott’’o naso sient’
l’addore do ragù,
quase me pare ajere .
è proprio ‘o stess’ addore
ca steve pe’ quartiere!
Ca ‘nc’è sta ‘o frutto ‘e mare
‘o pesce, ‘o susamiello,
tutt’’e specie ‘e curallo
e ‘o pane ‘e semmulella.
E ‘a gente è gente semplice,
gente faticatora
assaje attaccat’’o mare
pecché so’ piscature,
gente senza malizia
ca va co’ core ‘mmano,
nu core grand’assaje
comm’è ‘o napulitano.
Ed ora che sto a Torre
mi sento molto meglio!
Mi sembra di vedere Napoli
di ritornare ragazzo;
andando per dentro i vicoli
trovo gli stessi bassi,
e sopra, appesi fuori,
a finestre e balconi
gli inserti di pomodoro,
di sorbe e di melone,
la pianta di prezzemolo
insieme a quella di basilico.
Ma quello che più conta
sento le canzoni di Napoli
e la gente che se le canta.
Per sotto il naso sento
l’odore del ragù,
quasi mi sembra ieri
è proprio lo stesso
odore che stava
per i quartieri!
Qui (a Torre) ci sono
i frutti di mare, il pesce,
il “ sosamiello” (biscotto locale)
tutte le specie di corallo
ed il pane di semola.
E la gente è gente semplice
gente laboriosa,
molto attaccata al mare
perché sono pescatori,
gente senza malizia
che va con il cuore in mano
un cuore molto grande
come quello napoletano! | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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| «Un omaggio a questa cittadina laboriosa e di grandi tradizioni dove ho lavorato per parecchi anni e che conosco quindi molto bene. Uno scorcio della cittadina in un dipinto dell'artista Jeannine Gèrard» |
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