Nella nudità delle rocce ho incontrato il Signore
perché Lui mi aveva cercato e mai aveva smesso di cercarmi
in ogni anfratto, in ogni dirupo in ogni angolo della terra.
Aveva sempre cercato la sua creatura
perché il suo amore è infinito, è carità, è misericordia
e non è il voler bene di Simon Pietro, pieno di incertezze e di fragilità.
Chi mai potrà essere come Cristo in ogni attimo della sua vita?
Egli è il Re dell’universo, Egli è il mio Dio Egli è la Santissima Trinità.
E la sua risurrezione è la nostra risurrezione
quotidiana, parsimoniosa, donata con il suo sacrificio.
Anche io voglio essere vittima, anche io voglio essere sacrificio
e donarmi quotidianamente ai fratelli
anche io voglio offrire la mia vita in nome di Cristo
sacrificarmi sull’ara del monte per redimere il mondo.
Fammi tuo seguace, o Cristo Santo e benedetto,
dammi il carisma della preghiera
perché possa difendere a cuore tratto la Tua Chiesa
e non permettere che le tenebre possano circondarla
e minacciarla nelle sue fondamenta.
Il cemento della Tua Chiesa è l’amore
e nulla mai potrà disgregarlo, anche l’odio più accanito
perché con noi c’è l’acciaio del Salvatore e del suo Spirito che ci rinvigorisce,
c’è la grazia che gioca attenta le sue carte
e dà la Luce al mondo ferito e oltraggiato
egoista, ipocrita ed incosciente
che deve difendere i valori
che sono alla base della nostra dignità umana
se non vuole ritrovarsi nel fondo dell’abisso,
che deve permettere che il sorriso trionfi nei fratelli
e che la gioia cristiana
sia riconoscibile in tutti colo che si dicono cristiani
come un segno di Dio, una Luce che non si spegnerà mai.