Nel deserto ho peregrinato,
per quarant’anni sono stato disorientato
ma mai la speranza nella mia guida ho perduto.
E le mie preci sono state sempre lodi di ringraziamento
per lo sguardo attento del mio Dio
che nel silenzio ascolta i miei affanni,
nel silenzio ascolta le mie tribolazioni
nel silenzio ci lascia liberi
di realizzare e sperimentare la nostra umanità.

Nel deserto mi sono smarrito
e la Sua Presenza ho avvertito
nel deserto ho avuto sete
ed un fiume mi ha inondato,
nel deserto ho avuto fame
ed il pane dal cielo mi è stato donato.
Nel deserto il mio Dio ho ritrovato
e l’ho apprezzato, in mezzo alle privazioni è stato
la mia unica gioia e ricchezza e m’ha confortato
e con l’umiltà ho potuto vedere
la sua grazia misericordiosa.
Con Lui il mio deserto s’è trasformato
in oasi della frescura, in giardino della salvezza
ove latte e miele sono i fiumi che scorrono
ed il pane ed il sole gli alimenti che ci nutrono.
Nel giardino in mezzo al deserto
a lodare il mio Dio ho continuato,
a benedirlo e a ringraziarlo
perché grande è la sua creazione
grande il suo amore per noi
grande la sua carità.

Con fede e speranza mi accosto al mio Signore
e sono certezza e abbandono totale al mio Signore
che mi ha ricreato in Cristo Nostro Salvatore.
Egli che è nuovo Adamo della nuova creazione
ci ha reso da sole creature figli nel Figlio
rivelandoci il vero volto di Dio.
Lode al mio Signore Santissima Trinità,
al Padre al Figlio e allo Spirito Santo,
che ci guida nel mondo naturale e materiale
in attesa di contemplarlo nel mondo della gioia e dell’amore.