Narra la tua storia
come in uno spartito d’anima
perché sei stata nota in un pentagramma,
melodia in un concerto di cuori.
Saremo racchiusi in una pianta
e nulla ci interesserà dei disaccordi del mondo
perché si correggeranno da soli,
una volta che hanno preso consapevolezza
del vero senso del cosmo.
E saremo seduti a contemplare l’infinita bellezza del creato
come due fringuelli su di un ramo
o amanti stretti in un abbraccio
che si illudono con i baci, le carezza e le parole.
“Non ci lasceremo mai, amore mio. non ci lasceremo mai...”

Ora ricordo che
quanti abbagli nella luce dell’adolescenza abbiamo avuto,
come siamo stati abbagliati dalle nostre illusioni!

Ma nel percorso della vita
alberi rinsecchiti in un giardino arido siamo diventati
e il sole si è trasformato in disco sempre più lontano
in luna che riprende i nostri sogni di eternità.

E assieme abbiamo ricominciato a sognare
a sorridere e a piangere assieme
perché è bastata un po’ d’acqua
nell’aridità dei nostri frammenti
per far esplodere la primavera
e poi l’estate prepotente,
per far sbocciare quell’amore
che sembrava addormentato nell’inverno
ma che invece come seme dentro la terra
era marcito per rigenerare
la vita con il suo rigoglioso corredo
e dare frutti di speranza, di fede e carità.