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«Amara riflessione sulle ingiustizie sociali...» |
Inserita il 26/09/2013 |
Sognar maturi campi di grano
e piccole storie prese leggere per mano,
nel vortice rapito l'ideale e il corpo a svilire
di quel quotidiano saccheggiato ridotto in macerie.
Il pensiero sognatore di genuina verità
per bricioli e essenze profonde di qualità,
quel sovrano diritto messo alla berlina
dal miope ciclone... relegato in cantina.
Limpido e giusto il grado di felicità
valore fondante per l'equilibrata società,
non si cancellano con lo schematico oggi
solo il futuro sincero e i tiepidi raggi.
Si toglie l'anima a schiere imbelli
nel ghetto relegate schiave dei balzelli,
spremuto limone senza più succo da dare
e nel grigiore dei giorni la verità muore.
L'esoso privilegio fonte insana del potere
preservato nel quotidiano senza colpo ferire,
quel nuovo spacciato ai quattro venti
solita routine di soprusi e ideali spenti.
Il profumo del senso solidale cancellato
dall'ardita mano in contegno spregiudicato,
figli di quel Dio minore sempre sulla graticola
le masse e i diseredati in sbiadita pellicola.
Ogni diritto... barlume di felicità...stracciato
e quel frugale tozzo di pane non privilegio ardito,
la dignità ha un solo vestito nel limpido sole
piange straziata l'anima per l'atto spregevole e vile.
Riunisci i ranghi popolo stanco e defilato
questa notte l'acre odore dal buio sprigionato
foriero non sia ancora di cocente sventura,
ma barlumi di rinascita insorgano decisi dall'aurora. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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