Silente emozione travolse entrambi
nel lampo fugace di un tenero incontro di languidi sguardi
e si inebriarono filanti lingue di fuoco...
avevamo già perso ogni pudore
quando baciati dal chiarore
di una luna ancora acerba
nudi
ci amalgamavamo con la terra arida
di cui eravamo i più bei germogli...
fiaccole roventi ubriache di finta incoscienza
ci dilettavamo a sorseggiar calici di sano piacere
quell'emulsione d'Amore fungea da fulcro fra noi
treni privi di freni
con vigore ci addentravamo nella fornace del vulcano
spinti dal desio di intraprendere
strade sempre più rischiose
pronti a salire sulle giostre del piacere
quelle di cui ogni impavido amante vuol godere
e di cui poi con fierezza di coniglio se ne vergogna...
i nervi come rotaie stridevano ad ogni flebile bacio
che si adagiava
su di una pelle traboccante di stille di sudore
mentre gambe arroventate strappavano senza remore
lenzuola
che di bianco avevano solo il colore.