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Corpi sanguinolenti, profili di battaglia,
Teste decapitate, morte nella radura,
Spade conficcate in corazze di nera maglia;
Questo scorgon gl'occhi miei e, fra la selva oscura,
Poco lontano m'avvedo di un cammin nascosto
Che disvela appieno la selvaggia sua natura.
Ed al disio di scoprir quel che si cela, tosto
Parto alla volta di quel segreto e buio anfratto
Sicché il passo alla corsa, pronto, cede il posto.
Lungo il cammin da me pria intrapreso, di soppiatto
Odo il riverbero di quella lontana voce
Il cui ricordo nella mia mente ancora è intatto;
Voce stridente e ammaliante, che ancora nuoce,
dentro il mio corpo fremo, sentendoti vagare,
Voce ambigua e struggente, sarai mia eterna croce!
Attratto da quel canto, che sembra ancora errare
Fra la alte fronde di quegli arbusti secolari,
Il pensiero mio, dolcemente, si fa cullare
Dall'eco di memorie, ormai perdute in mari
Di malcelata ipocrisia e di mediocri annate,
Che paion risorger come grandi eroi templari.
Memorie d'altri eventi di vite già passate,
Memorie, scolorite, di rabbie e di passioni,
Memorie già vissute, sepolte e riesumate!
Il lungo riecheggiare della battaglia i suoni
Sento lontanando svanire nel bosco folto,
Ed al contempo il reboar di remoti tuoni
Mi ridestan dal torpor della mia mente, colto
In periglioso affanno, sull'orlo d'un displuvio
Che ad un oscuro e profondo orrido e’ rivolto.
Scosso da un tremito, vacillo sull’imo eluvio
Di quelle rocce di certo un tempo assai maestose
Volgendo, quasi d’istinto, il guardo al cielo pluvio
Solcato, all’orizzonte, da nubi tempestose.
In quel ciel, che si’ esiziale e pernicioso appare,
Colgo vaghe prescienze lontane e tenebrose
Che, come un freddo ed incessante maestrale,
La mia inerme anima colmano di gelo,
Donandomi visioni di tal violenza astrale,
Che, come i fiori recisi dal proprio stelo,
Crolla il mio castello di nuvole e di ghiaccio
Travolgendo ogn’altro sogno e tutto ciò che anelo.
Quel che resta, adesso, è solo un freddo addiaccio.
Qual maledetto luogo il giardino dei ricordi,
Che ti ghermisce, stretto, in un mortale abbraccio. |
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