La stella cometa lucente mi accoglie
magica scena nella fredda grotta
di buoni propositi avvinta,
la Natività si palesa eccitante
in pompa magna: fra luci,
scenografia appropriata e mistero.

Di fronte a quel presepe... meditare
raccolto e visionare composto,
qui si respira aria di preghiera,
pastori, contadini, animali e Magi:
tutti pronti per portar solerti
il giusto dono al Buon Gesù.

La gelida luce di fuori
distoglie dal sacro pensiero
e preso nel vortice del quotidiano
piange l'anima a dirotto, per i fasti
di questo schizzato mondo,
sempre più insensibile a quel bisogno
e vorace in risorse senza contegno.

In divenire traballanti zombie
e oppresse nel vortice trafelate genti
irascibile contesto di un allarmato bòtto:
l'arma della parola sempre più vilipesa
soggiogata dal prepotente ghigno,
letale la Signora in Nero ovunque
strizza l'occhio, mettendo alla berlina
quel quadro ripugnante e vecchio.

Tanto sofferto impatto m'accieca
e una lacrima di veleno
sulla guancia si contorce,
or lo sguardo perso è verso l'interno
e nel sacro scenario ripunto l'occhio...

nella grotta cerco una risposta
la mia fede ha vista corta...
e solo... la parola... non mi basta.