Intingo la mia penna
nel pozzo nero della notte,
tra frammenti di luce
e polvere di stelle.
Lei si offre a me,
regista, nel teatro della vita
stilatore di orizzonti.
A me che ascolto, nel silenzio,
il richiamo dell'anima
e il suo sussurro.
Metto in scena le mie verità
tra i suoni del seme
radicato dentro me.