Nel silenzio,
anime all'addiaccio,
prigioniere rose tra ghiaccio,

o tenute al laccio,
su un traliccio,
per puro capriccio,

abbandonate in un brogliaccio,
di vecchi fuochi d'artificio.

Primitive memorie,
di carezze di camoscio,
urlano in coro, nel subconscio,
come voci non udite
di anime ignorate.

Son le lunghe unghie di ghiaccio
che tranciano il laccio,

mentre, brucia la delusione
in vampe di nuovo futuro,
disgelando l'antica prigione.

Vola, come aquilone,
a quel laccio,
oggi, ogni anima di rosa, libera.

E, di nuova stesura
di esplosione
di fuochi d'artificio
sogna e spera.