Finalmente
con passo sicuro
avverte tutta la potenza del proprio essere
ed avanza come guerriero acheo
in mezzo alle foreste del buio,
nulla gli fa paura,
non il leone con i suoi agguati
non la lupa che rode dentro
nè la lonza con occhi famelici.

Al suo fianco la preghiera ed i rosario,
nel suo cuore il desiderio
di far conoscere la lieta novella.

Va per valli scoscese, per aridi deserti
e la sua oasi è lo spirito che lo anima.

Ma gli uomini lo ascoltano e lo giudicano
lo sottopongono al sinedrio e al governatore
che lo fanno flagellare
o mandano dei kamikaze a farsi scoppiare
insieme a lui e ai suoi cari.

Viene insultato
perché parla d'amore
viene deriso
perché è lui la realtà di quell'amore.

E lo crocifiggono al palo del telegrafo
lo crocifiggono nelle case dove manca l'amore
lo crocifiggono nella società che non ammetto il cuore.

Il martire è eliminato
ma continua la sua missione
con la testimonianza della sua verità.

Le televisioni, internet e i socialnetwork
amplificano il suo destino
e la tenebra ora è luce che risplende ancor di più
perché chi uccide non agisce per amore
ma è accecato dall'odio
e dalla sua ricerca spasmodica di onnipotenza
che mai e poi mai riuscirà a conquistare.