La donna vestita di poco
al palo s'appoggia ch'è tinto di giallo,
le labbra son grosse, son rosse
di biacca par tinta la faccia.

Appoggiata ad un palo dicevo,
ma forse è un lampione, ch'è giallo
e che un giovane fé bicolore,
seguendo la squadra del cuore.

C'è scritto: si vende:
non so se una casa, la donna...
oppure il lampione.
Qualcuno mi dice l'equipe,
ma io non ci credo, e non voglio.

Certamente ella è lì mentre attende
qualche auto o forse un bambino...
Ma se pur di sé il meglio donasse,
certo il mondo non crolla per questo:
ché sollievo lei dona a più d'uno.

Io pur tante ne ho viste e godute
nella mia giovinezza sì austera,
quando allor con robusto appetito,
in balìa ero di fame più nera.

"Vi son grato mie care signore,
per l'amor che m'avete donato!
Ben sappiate, io non v'ho disprezzate.
"Vi ho nel cuore, o mie prostitute!"

Donne allegre, il cielo lo voglia,
ma la vostra non par vita bella.
Or sfruttare più non vi lasciate,
voi che allora per me foste fate!

Devo a voi riconoscenza
e mai vi ho dimenticate
pur se a me fu sol ripiego
e a voi un impiego e pane.

Allor furon tempi grami,
cui di donne ebbi carenza,
e se un dì mancò finanza...
vi dovei supplir con mano.