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Leurrée d’un fol espoir,
obstinée, et rien de plus,
je vais là, où j’ai longtemps,
longtemps vécu.
J’embrasse le paysage
d’un long regard avide
et contemple l’espace
immense, tristement...
Quelle est cette puissance
ou plutôt cette fièvre,
qui à la déception
me pousse
et au désespoir?
Pourquoi sens- je
le besoin
de retrouver mes traces
perdues?
Mais qu’ai- je
à espérer
ou à craindre?
Tout le paysage arrive,
se propage...
et donne ses illusions:
"Maisonnettes
ceinturées de lierre,
jardinets plantés de soleils
à grosse panse d’or,
verts mouvants,
rouges frais,
houles d’harmonies..."
Et me revoilà l’adolescente
qui buvait le vent,
la liberté
et ce frémir d’aimer
qui n’a pas de mots.
Là, sur les lieux
de mon origine,
emplis de silence
et d’air pur,
un ruisseau roule ses flots
aux semblants de dentelle
et se répercute dans un ciel
fourmillant d’impudeur.
J’entends encor le cri
dont moi seule connaît l’auteur ...
« Jeanne! »
C’était l’amour qui m’appelait
et me tendait ses bras.
Ô jouvence!
Il venait à ma rencontre
et m’embrassait tout en riant.
Sa voix de Séraphin
aux langueurs charmeresses
s’est enfuie maintenant
dans l’île des chimères
et sous le poids
de ces heures égales,
le regard fixé au loin
tel un typhon
divisant les nuées,
je regarde s'évanouir
les ombres
et prononce ton nom
dont j’ai tant rêvé
dans ma solitude.
Prise dans l’Opaque,
j’arrête ma mémoire.
J'inspire
et m’assoupis.
Mais à peine
ai- je fermé les yeux,
je vois dresser devant moi
je ne sais quelle image
incertaine.
Bientôt,
plus distincte,
elle vient m’assaillir
et me réveiller.
Et tel un ténor effaré,
je lance un cri
au son désespéré:
"Ô jouvence,
pourquoi m’as- tu
abandonnée?"
Et puis...
c'est le silence!
.
~ * ~ ~ * ~
.
Sulle tracce perdute
.
Illusa da una folle speranza,
ostinata e nient'altro,
vado là, dove ho molto,
molto tempo vissuto.
Bacio il paesaggio
con lungo sguardo avido
e contemplo quell'immenso
spazio, tristemente...
Cos'è questa forza
o piuttosto questa febbre
che alla delusione
mi spinge
e alla disperazione?
Perché avverto
il bisogno
d'inseguire le mie tracce
perdute?
Ma cosa
ho da sperare
o da temere?
Tutto il paesaggio appare,
si propaga...
dà le sue illusioni:
"Casette
cinte d'edera,
giardinetti a girasole,
con la pancia oro,
verdi mobili,
rossi freschi,
onde d'armonie..."
E rieccomi l'adolescente
che beveva il vento,
la libertà...
e quel rabbrividir d'amare
che non ha parole.
Lì, sui luoghi
della mia origine,
pieni di silenzio
e d'aria pura,
un ruscello gronda i suoi flutti
in sembianze di merletto
e si rifrange in un cielo
brulicante di rossore.
Sento ancora il grido
di cui sola so l'autore:
" Jeanne!"
Era l'amore che mi chiamava
e tendeva le braccia!
Oh giovinezza!
Mi veniva incontro
per abbracciarmi sorridente.
La sua voce di Sérafino
dai languori affascinanti
se n'è andata ora
nell'isola delle chimere.
E sotto il peso
di queste ore uguali,
lo sguardo fisso lontano,
come da tifone
che divide le nuvole,
vedo svanire
le ombre
e pronuncio il tuo nome
di cui tanto ho sognato
nella solitudine.
Presa nell'Opaco,
fermo la mia memoria.
Inspiro
e mi assopisco.
Ma appena
ho chiuso gli occhi
vedo innalzarsi avanti a me
non so quale immagine
incerta.
Presto
più distinta,
viene ad assalirmi
e svegliarmi.
Come un tenore sbigottito
lancio un grido
dal suono disperato:
"Oh giovinezza,
perché
m'hai abbandonata?"
E poi...
c'è il silenzio!
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«Acrylique de J. Gérard.
"Marseille" sur mes traces perdues!» |
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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