Da quasi cent'anni non ti vedevo mare
ma questa sera non ti voglio abbracciare
m'infastidisce tutta questa folla urlante
e l'umida calura ancora asfissiante
Inseguo nuvole distratte dal vento
sottoprodotto di un'isola di calore
un sogno speciale da bieco osservatore
non m'incanta delle tue onde il concento
Analizzo dell'acqua la temperatura
non mi cale della brezza la frescura
solo i decibel di rumore ti misuro
e l'aerosol già saturo di ioduro
È inutile che tu ripassi in bikini
mi sto chiedendo come mai è più compatta
la sabbia umida dell'asciutta più disfatta
perciò non far tintinnare gli orecchini
Se proprio insisti sei una stupenda signora
e siccome ormai c'è buio è quasi ora
di smettere questo noioso lavoro
e quindi vieni pure qui mio bel tesoro
T'amerò sulla riva di questo mare
un dolce amplesso fra due cuori solitari
nella risacca di fresche onde lunari
tra bianchi sciabordii e brezze marinare