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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Sgualcisco
il candore del cigno
increspando delizie
nel virginale pudore.
Ne stringo l’appetito
saziando il languore
dell’invereconda fantasia
alimentando l’audacia
di selvaggia licenziosità.
A nulla serve
opporre resistenza
alla viscosità della tentazione
ed al cedimento della morale,
il bianco della resa,
emancipa il rosso
della prima scoperta.
Tra le scandalose piume
di un cigno disinibito
la macchia si scioglie
nel volo dell’innocenza,
riscattandosi nella naturalezza
della più pulita delle libertà. | 

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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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