Come rami verso l'infinito, così
son le mani aperte al vento,
è un ringraziamento di gioia,
un sogno che supera la realtà,
oltre il confine dell'immensità.

E' l'ardore della preghiera,
profonda e alta com' è il cielo,
la natura sottrae caldi colori
dall'arcobaleno, taglia l'azzurro,
che riflette sull'universo,
tutta rinnovata e dorata, si posa
sul manto fiorito baciato da variopinte farfalle,
di margherite bianche e gialle,
con alti papaveri rossi che si muovono
col fruscio del vento.

Chiusi son gli occhi, affinché la scia
della luce, oltrepassi i sensi e i pensieri
che navigano nel buio della mente,
quando la notte ti culla nel sonno.

Imponente, la calda voce diventa
più acuta, spazza tutto, il suo timbro
penetra nell'anima dormiente
della terra, che lentamente,
si sveglia dopo il lungo letargo
dell'inverno, a nuove cose e idee
per questa vita esterna, logorata
dalla freddezza dei giorni grigi,
divenuti evanescenti.

Verdi son le foglie, folti son i rami,
gli alberi son felici con belle chiome ricciute,
le radici son forti e grintose
invigorite dal bel sole, emanano e
regalano preziosi odori sensuali
e i nostri cuori affamati, catturano dalla
natura i nuovi profumi, per indossarli
sulla pelle ancora rabbrividita.

Tutto si tinge di nuovo,
anche i sogni delle persone che
inseguono la scia dell'immaginario
con raffinate fantasie, intrecciate
alla serenità della nuova stagione.

Sono sguardi verso il canto delle rondini in festa
dove ogni cammino è illuminato da nuove
speranze, con un unico sentiero,
dove ogni passo, baciato dalla bellezza,
non trova termine al traguardo del sogno