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«Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire. (Socrate)» |
Inserita il 17/04/2013 |
| A te grigie labbra
vermiglie e senza sapore
a te, brindo nell'onore
mille giorni e vuoti sogni
rombano voci e arcate di pietra
di nomi sotto terra tetra
Non mi fermo se non amo alcuno
è il mio demone verde e turchino
che salta e ride, non affoga
nemmeno in un bicchiere di vino
annaspa nel calice vuoto
impreca nel calice ignoto
Brindo alla sera, alla pena
alle ore senza scopo e senza amore
all'umiltà e al disonore
a te amico e grigio poeta
sfuggito alle prigioni dei folli
e alla somma meta dei fasulli
Qui tra bottiglie e suonatori
tra chitarra e violini
un filo ai miei, i tuoi occhi lega
in una lacrima che annega
se sai, dimmi la parola
che renda l'anima quieta
Rispondimi senza paura
d' una morte immediata
insapore e insicura
per quale grazia ritorni bambino
piangi...
e ridi ancora nel vino? |
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