sei il respiro che mi manca
tra parole soffocanti d’inutilità,
sassi in caduta libera
nella mia solitudine
...tu

sussulti nel sonno leggero,
echi infiniti di silenzio
richiamano il dolore annidato

brucia le distanze
la smania di possesso,
artigli inferociti di fame e sete
inerme la mia carne si concede

sentirti è vita

non questa che vivo
specchio oscuro di malinconia
che nessuno riflette
nelle rughe stirate all’alba
per i miei occhi in fuga perenne
che cercano amore
e amore non c’è mai

dovunque vada
dovunque mi fermi a pregare
non ci sarai nel possibile

ma ci sei,
non ti perderò
nel mio mondo di follia