Nel sogno della sera di Citarei Loretta Margherita (Introspezione)

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Nel sogno della sera

Introspezione

quando nel vermiglio acceso
del tramonto,
il sole
par dia l'ultimo bacio
del giorno alla terra,

avverto un senso di vuoto
nell'animo
e m'immelanconisco a tal punto
da soffermare il pensiero
nel desiderio d'avere
un nuovo amore
per percorrere questo scampolo
di vita.

Attimi di sogno mi pervadono
nel brillio dei miei occhi ad immaginare
quest'uomo, che io rendo straordinario,
superiore ai banali uomini da me amati.

Illusione momentanea...
tutto si spegne con la prima
bruma della sera.

La paura di ricominciare
mi condiziona, incalza il passato
con quel che è stato,
mi rende fragile,
insopportabile a me stessa...

ed un futuro costruito
sulle macerie
delle mie storie
non lascia intravedere
colori d'arcobaleno.

Riavvolgo così la matassa
dipanata del sognare,
rientro in me stessa
nel ruolo congeniale
di chi s'adatta a viver solo,
attrice in "Aspettando
Godot".

Citarei Loretta Margherita

13/03/2012 06:04 22| 1211

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

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Commenti di altri autori:

«Introspezione amara nella malinconia si tuffano i versi della poesia che descrive di un sogno di una speranza di un nuovo amore, e che subito Alle prime ombre nella realtà ritorna, una realtà purtroppo amara dove la credibilità dell'uomo è messa in forte discussione.»

Paolo Morganti (13/03/2012)

«Poesia amara nel suo procedere e nel suo rivisitare il passato, ma che si apre alla speranza nella sua conclusione originale. Daltronde il tramonte è vero che conclude malinconicamente il giorno, ma è altrettanto vero che prefigura il nascere di quello nuovo. Così,credo, sia per l'animo ed il cuore della poetessa che ricca di tanto sentire, non può non credere e sperare in un domani luminoso, frutto anche di un passato che avrà lasciato barricate di difesa, ma non muri invalicabili. Quando le capacità poetiche si associano ad una simile profondità di sentimenti, non può che nascera una bella, condivisibile poesia. E questa è una bella poesia! Fiocco meritato.»

Carlo Barretta (13/03/2012)

«Bella lirica che si apre con il sole che muore e come contrasto nasce un nostalgico desiderio una speranza per il sorgere di un nuovo amore...
belle le suggestioni e le successive considerazioni meritevoli di attento giudizio e di ampio commento che lo spazio tiranno non permette.
segnalo e fiocco»

giuseppe gianpaolo casarini (13/03/2012)

«"la paura d'amare e di lasciarsi andare... la consapevolezza che un nuovo sentire fara' anche soffrire, inevitabilmente... Si puo' quindi attendere o sognare, ma l'amore, quando arriva non perde tempo, nemmeno per bussare... Pensiero personale. Sentita ed apprezzata, complimenti.»

lucia curiale (13/03/2012)

«una condizione esasperante di attesa come in "aspettando Godot" un credere che tutto possa cambiare e che possa rinnovarsi nell'aspettare un nuovo amore ...bellissima lirica»

carla composto (13/03/2012)

«...il futuro è sempre costruito sulle macerie di un passato che non ci appartiene più...l'importante è affrontare e superare nuovamente le paure... esclusivamente (in amore) per non rimanere soli.»

Gerardo Novi (13/03/2012)

«Quanta amarezza in questi versi! Bello questo svolgersi dei sogni come un a matassa che si può riporre a nostro piacimento, quando smettiamo di sognare e rientriamo nel grigiore della nostra solitudine più o meno rassegnata!»

maria cavallaro (13/03/2012)

«arriva, leggendo questa lunghissima lirica,
una sensazione di ricerca, infinita ricerca d’amore
dipinta a regola d’arte con tutti i criteri che implica una ricerca,
paura, sconforto, delusione ... illusione,
fin ad un certo punto che subentra la rassegnazione alla solitudine
amando il suo lato positivo, bel tema»

Sadness (13/03/2012)

«Poesia introspettiva che scandaglia l'animo umano nell'aspettativa di un nuovo amore, ma nello stesso tempo il soggetto, ha paura d'andare incontro ad una nuova storia, questa indecisione porta travaglio al suo animo. Lirica apprezzata per contenuto e per forma che mette in risalto uno degli aspetti più importanti della vita quello dell'amore che può essere un toccasana quando è sincero, mentre può essere deleterio al contrario.»

Grazia Denaro (13/03/2012)

«carcerieri di noi stessi, spesso ci neghiamo la felicità, intrappolando la nostra naturale voglia di vivere in ricordi dolorosi che riflettono un'immagine di noi stessi a volte insopportabile... Splendida poesia sulla lotta continua tra la speranza del futuro e la trappola del passato... fiocco e segnalo»

rstorace (13/03/2012)

«una ricerca d'amore che trapela ad ogni verso
una lirica amara e ricca di sofferto...
apprezzata per stile e messaggio»

EnzoL (13/03/2012)

«Versi amari, incisi su un passato che non lascia il passo... Seppur, vive il sogno, l'ideale d'amore, labile è la forza ... Una poesia che smuove corde e colpisce... Bellissimo il passaggio " l'uomo che io rendo straordinario "... in ogni animo, vive il sogno di riconoscersi e completarsi nell'altro...
Bella, fluida ... molto apprezzata»

Patrizia Ensoli (13/03/2012)

«Io credo che la poetessa con garbo estremo abbia voluto poetare uno degli aspetti della nostra quotidianità: la paura di ricominciare. Questo aspetto dicevo, trattato con garbo perché è comume a una moltitudine di persone trova nei versi un senso di liberazione da un opprimente pulsare di alterne sensazioni. Mi complimento con la poetessa per l'alto contenuto dell'opera. Leggendola occorre meditare pure come la poesia possa aiutare a superare momenti amari che talvolta in circostanze avverse possono portare al suicidio esistenziale.»

Francesco Rossi (13/03/2012)

«molta sofferenza... le macerie del passato, quello che hanno lasciato, è duro superare tutto... bellissima, complimenti»

Emanuele Martina (13/03/2012)

«Amarezza e fragilità in questa introspezione nella quale si percepisce fortemente il bisogno d'un compagno di vita e al tempo stesso la disillusione inevitabile volgendo lo sguardo al passato... ma la speranza c'è sempre.
Belle le immagini, lirica apprezzata.»

Fiammetta Campione (13/03/2012)

«Sogno, paura e ritorno al passato: sono momenti di questa lirica dolce e melanconica che ricalcano in maniera tangibile molte realtà dei nostri giorni.
Versi melodici e fluidi.»

Alberto De Matteis (13/03/2012)

«La vita è un succedersi di speranze, delusioni, illusioni ma anche di momenti felici tanto più belli ed apprezzabili quanto più sono ormai inattesi.
L'autrice ancora una volta in questa sua lirica svela la sua amarezza per eventi che hanno segnato la sua vita e si mostra combattuta tra il cedere nuovamente all'amore oppure evitarlo per non soffrire ancora.
Nella chiusa "quell'adattarsi a vivere aspettando Godot" rende bene l'idea dello stato d'animo di chi da troppo tempo vive nell'attesa di un amore vero e duraturo
Opera molto apprezzata per contenuto e forma.»

Cinzia Gargiulo (13/03/2012)

«Chicchi di vita che rotolano e fanno male – non manca comunque la speranza in un domani tanto desiderato – guai se questa venisse a mancare!.»

Berta Biagini (13/03/2012)

«Aspetti, attendi e nulla arriva. La paura paralizza e ti ghiaccia la vita, l'esistenza.
Paralizza ogni scelta, ogni movimento e vince, vince e stravince.
Banale suggerire "un colpo di reni" e lo sgusciare fuori dalle spire. La forza deve avere il tempo di ricrescere e formarsi. Ti adoro...»

Garbofania (14/03/2012)

«Letta e riletta copn la stessa passione ed intensità, i tuoi versi sono come una passeggiata di meditazione, ogni volta mi sorprendono regalandomi un sorriso, a volte un po\' di tristezza, ma sempre con la stessa emozione di chi scopre un qualcosa di nuovo, leggerti è pura poesia.»

Giuseppe Boccanfuso (14/03/2012)

«L'amore ideale, vagheggiato nelle luci soffuse del tramonto fra le tracce di un sogno che appare lontano e irraggiungibile, soprattutto se paragonato ad una realtà solitaria e non appagante... una poesia bella e spontanea che trasmette intense sensazioni e che un cuore di donna sente immediatamente sua. Fiocco strameritato!»

Donatella Pezzino (14/03/2012)

«quando un cuore ha sofferto troppo... quando le fregature per il proprio cuore son state davvero tante si ha paura di poter concedere un'altra possibilità all'amore... una paura che trasmette certezze di infelicità anche se non ancora vissute nel nuovo sentimento che vive dinanzi noi... versi amari e di rassegnazione ...intensa come sempre... profonda ...»