Amo i fiori bianchi,
rose, gigli, margherite...
li terrei tra le mie mani
tutti quanti.

Chiamo le nuvole
e tutte le colombe del mondo
affinché giochino,
volando,
attraverso l'arcobaleno.

Nei giardini delle case
mi soffermo,
mi vesto di chiome d'alberi
e vento.

Quando sono triste
divento pioggia
o nebbia
per nascondere il mio dolore.

Amo i fiori bianchi,
sono spicchi di luce
sul mondo.

Spremo i raggi delle stelle
nelle menti degli uomini
affinché scrivano
parole d'amore.

Spio i segreti della luna
e ne faccio gioielli
da mettere tra i capelli
delle donne innamorate.

A volte
sono onde d'oceano
o battigie marine
facendo uscire quel profumo
che prende il cuore.

Ma il mio mondo è il silenzio,
la solitudine,
la luce soffusa della notte
perché mi è più facile
ascoltare i pensieri
di chi piange
per amore.

Ma il mio viso
è il dolore,
la malinconia,
la tristezza,
che fa calare gli uomini
nella propria anima
per capire se stessi
dall'illusione.

Amo il fuoco, e l'acqua, e la terra
mentre i miei piedi non toccano suolo
da nessuna parte.

Sono un bambino che si avvicina
con un palloncino in mano,
o un animale impaurito,
affamato, infreddolito,
che vorrebbe un po' di calore
tra le tue braccia.

Sono una bambina
in mezzo ad una nuvola di farfalle colorate
che le girano attorno
mentre le guarda
felice.

Sono un ramo di ciliegio
che si ricopre di fiori
in primavera,
o una foglia che si stacca
e posandosi sul suolo
fa sentire i passi della morte
che si avvicina.

Le mia ali sono bianche,
bianche,
come la purezza
anima dell'innocenza.

Ogni tua parola è un mio dono
e da questo tesoro
nasce l'amore
più grande.