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Responsabilità sociale
La speranza andò per ultima a morire
Ribellione
E' solo un gioco, l'odio
una finzione
come a guardie e ladri da bambini
ti ricordi
si finge di sparare e di morire
e poi si ride
sorridi
non è successo niente
è stato un brutto sogno
una corsa in bicicletta nella notte a luci spente
sbattendo nei lampioni
si vedono le stelle
si resta un po' storditi
ma dopo, si rimonta ancora in sella
non può essere davvero
che l'uomo bruci l'uomo nel camino
che ne accatasti l'ossa
come fosse spazzatura
strisciando come serpe nel suo sangue
vestito da Caino
dopo averne scorticato corpo e dignità
divelto l'anima
di fame e di paura
dimentica quell'incubo irreale
sorridi
l'orrore non esiste
l'orco malvagio delle fiabe è un'invenzione
esiste solamente la follia
d'amare pazzamente questa vita
fino a morirne inceneriti
sorridi
restiamo insieme a immaginare il cielo
ma non aprire gli occhi
non ancora,
tra poco sarà l'alba
l'ultimo guizzo dell'oscuro
è libertà
sarà speciale
fondersi al rogo di stupore
strabiliare
rendendolo immortale
* * * * * * *
sciolgo con te
neve di sole, il mio destino
parentesi che arrampica nell'aria
lasciando cenere d'un'alba di memoria
che ci scaldi,
oltre l'estremo di follia
oltre il negare ciò che è stato
così
che quando non avrà più legna da bruciare
questo mondo
l'echi d'Auschwizt
lascino all'Uomo eredità che non ha tempo,
il Tempo di sognare un'alba ancora,
la più bella.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Toccante, ben scritta e musicale lirica che mi è piaciuta davvero molto. La follia e la perfidia umana purtroppo non ha limiti, ma l'altra parte dell'umanità, quella sana, non smetterà mai di combattere e sperare.»
«In questi bei versi vedo una voglia di cancellare ciò che è stato, un rifiuto di credere che l'odio possa raggiungere livelli tanto cruenti solo per la diversità di razza e religione, un desiderio di cambiamento. I versi scorrono e non ci lasciano sino alla fine facendo nascere sentimenti di totale condivisione. Piaciuta e segnalata.»
«Questa poesia è un vero capolavoro un sentire profondo e intenso un trasmettere emozioni nel ricordare orrori passati ma che ancora nel mondo esistono non sono cancellati, ricordare ciò che l'odio e la pazzia possono ancora oggi causare, combattere incessantemente contro il male. Stupenda poesia.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.