Noi pure litigammo, ti ricordi?
Fu il dì d'antivigilia e dì festivo;
ed un inferno i giorni che seguiron.
Occhi accecati dell'ira all'abbaglio;
in cielo e in terra nembi numerosi e grevi
noi folli ci scambiammo i nostri i tuoni.

l corpi spesso carican tensioni,
proprio nel tempo delle ricorrenze;
vien scarica al momento culminante.
Si cerca di nasconder l'evidenza,
ma il cielo si rabbuia e all'improvviso
e arriva insiem tempesta e terremoto.

Esonda il fiume di tutta una vita
ed annaspiam nei gorghi e nella melma
un tempo che non vuole mai finire,
passato il quale, tutto può avvenire,
a fuochi spenti, dopo riflessioni.

Potea forse succedere di peggio,
ma chi può dir se ritornar fu saggio?
Né vale poi dei posteri il giudizio.
Conservatori fummo e siam rimasti
e posteri pur siamo di noi stessi.
...E son gioiose e calme ormai le feste!