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«Il merito della nostra storia sarebbe ricavarne frutto e godere del suo insegnamento ma...» |
Inserita il 27/04/2013 |
| E c'è che quanno so arivato
co la fronte sudata dalla gran
calura de na passeggiata
nun hò trovato meglio
che beve l'acqua limpida
che sgorga dar nasone.
E mò che ce rifletto ad alta voce
ce stanno anche a provà perché
in giro se dice che presto li vogliano levà
o metterli a pagamento,
na specie de tassametro
per l'acqua che ora
chiameno civiltà.
"Ogni cosa prima o poi se paga nun lo sai
ma rispose senza faccia Pasquino. "
"Anche se li romani cianno
er privilegio della storia,
le fave er pecorino, la pajata
er vino, queste nun so aggratis
se deveno pagà.”
Ma statte zitto poeta senza faccia,
me sembra che c'hai perso la memoria
a furia de ascoltà sti pecoroni che
a li romani chiameno ladroni.
Li tuoi antenati l'hanno contruiti
gli acquedotti ed è per questo
che se so fatti vanto ar monno intero.
L'acqua è de tutti come religione,
na civirtà che se priva de li principi
nun po' mai ave na ben
che minima raggione,
pur anco li diritti
e deve sopportà. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«A Roma il malumore popolare nei confronti del potere e dei suoi rappresentanti si "affidava" alla voce di una statua parlante chiamata Pasquino. Una statua antica e senza faccia come tanti uomini di oggi. Il Nasone è la fontanella pubblica situata sulle strade di Roma e che riporta la nota scritta SP. Q. R. "Il Senato e il popolo romano" – (ovvero di tutti).» |
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