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«Nato nel 1894, Céline, all'inizio della prima guerra mondiale, il 25 ottobre 1914, fu gravemente ferito, decorato con una medaglia al valor militare, e poco dopo, a causa di quell'incidente, esonerato dal servizio. Nel 1924 si laureò in Medicina, ed esercitò questa professione con buon cuore, cercando di aiutare soprattutto i malati più poveri. Nel 1932, intanto, pubblicò il famoso "Voyage au bout de la nuit" . Durante la seconda guerra mondiale, fu medico della marina di guerra francese, e poi continuò ad esercitare con amore la professione in patria fino all'arrivo degli Alleati, nel giugno del 1944. Allora andò in Germania, dove, fino al marzo del 1945, curò i cittadini francesi lì residenti. Poco prima della fine della guerra raggiunse la Danimarca, subodorando qualche accusa contro di lui da parte del nuovo governo del suo Paese. Infatti, alla fine del 1945, su richiesta francese, venne arrestato dalla polizia danese, per "tradimento": restò più di un anno in carcere, e soltanto nel 1951, beneficiando di un'amnistia, poté tornare in Francia dove, fino alla morte, nel 1961, continuò a scrivere e a fare il medico, sempre bollato, però, come "traditore" e "francese indegno" (senza tener conto dei suoi grandi meriti letterari e professionali), essenzialmente per avere mostrato simpatia per la Germania ed avversione per gli Ebrei, per essere stato, sia pure onestamente, "dalla parte sbagliata" .» |
Inserita il 05/05/2015 |
Chi persegue pensier che poi s’afferma
può patire degli anni in prigionia,
ma dopo gode della chiara e ferma
fama, quando la vecchia idea va via.
Chi ugualmente non cambia la sua idea,
se questa è però quella del perdente,
travolto viene poi da alta marea,
che dopo la sconfitta è ben frequente.
L’arte dei primi, pur se scarsa era,
viene scoperta un poco artatamente,
e quella dei secondi, pur se vera,
è disprezzata assai sdegnosamente. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Quando si parla dei maestri e degli innovatori del romanzo del Novecento, non tutti vi includono (e pochi, finché egli era in vita, vi includevano) il francese Louis- Ferdinand Céline (1894- 1961), perché non rinnegò mai la simpatia per il collaborazionismo con i nazisti durante la seconda guerra mondiale e l’avversione per la causa giudaica; e ciò a prescindere dall’innegabile valore artistico dei suoi testi, a cominciare dal "Voyage au bout de la nuit" ("Viaggio al termine della notte") .» |
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