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| Cosa mi resterà nel cuore
di questo passaggio terreno
i temporali si susseguono al sole
i tuoni spaccano le rocce
e fanno spaventare.
Una strana mescolanza di sentimenti
odio, amore, rancore
diluiti in parti disuguali
addolciti dalla bellezza della natura
dalla dolcezza del firmamento.
La gente ama farsi del male
dietro facciate di zucchero, sparge veleno
si fa forte delle leggi
e stritola il prossimo
non si finisce mai di pagare
ma si guadagna molto poco.
Si ama scrivere d'amore
ci si emoziona davanti ad un tramonto
ci si inginocchia ai piedi di vuoti altari
con un sorriso affilato
che sta strappando le carni a morsi
sta spingendo i suoi fratelli al suicidio
per fame, dignità sotratta,
miseria, perfida manipolazione.
Si cerca di spingere fuori
chi non sta al sadico gioco dell'esistenza
strangolando di tasse, guardando dall'alto in basso
come avvoltoi che aspettano di vedere la scena madre
prima di lanciare false urla di dispiacere
che coprono ghigno di disprezzo
e cattiveria.
Forse per molti
la vita non è una cosa seria
ma una sorta di videoclip
con tragedia finale per gli altri.
Ero nato che amavo la vita
morirò odiando gli uomini ed il loro creatore.
Ho vissuto nella società di calunniatori, bugiardi ed assassini
dove l'apparenza divora la sostanza
e la miseria dei molti
fa godere i cuori marci di coloro che blaterano visioni mistiche, pace e moralità
raccontandosela a modo proprio
pur di spingere il coltello nella piaga
e far finta di niente. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Se avessi saputo che nel mondo c'è tanta ipocrisia e tanta malvagità avrei fatto a meno di nascere. Si da sempre la colpa ai governanti per le loro malefatte, colpe tutte evidenti. Ma le colpe maggiori son o della gente comune: razzisti, perfidi, sempre in cerca di rogne. Maestri d'ipocrisia e cinismo. Maghi di falsità e bigottismo. Se ne vanno nelle chiese a far finta di pregare, ma appena varcata la soglia fuori, ricominciano a odiare e godere delle disgrazie del prossimo. E' sapete qual è la solita scusa adatta a tutte le nefandezze? Siamo umani, siamo imperfetti e traviati dal male... WoW!» |
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