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Frattaglie di paolo corinto tiberio(30 poesie)
Invettive e profezie |
«non sono un patriota, ma nemmeno spregiatore di patrie, anzi amo dell'italia anche la sua più insignificante pietra...» |
Inserita il 27/10/2013 |
I
su legni putrescenti dove vi spingete fratelli,
su che rotta sperate? volgete le prore indietro
e ritornate nelle vostre contrade, non è terra
per voi questa, nemmeno il mare, monstrum che ha visto
inghiottire corpi e sciogliersi leggi scritte sul piombo,
ed ora appare una vile distesa piatta ed inquinata
II
tornate indietro, consegnate al vostro corpo termine
più degno che servire rumorosi cialtroni, voi
che rischiate la vita sotto i colpi del sole cocente,
privi d'acqua e con scarso cibo, il corpo disidratato
e in balia del mare, sfiniti e sballottati dalle onde,
sfiniti e deliranti di febbri e nelle orecchie
il rantolo dei compagni morenti: vi sono state
queste terre promesse dal fato o da un dio?
III
fratelli, in queste terre empie e divenute maledette
la sola cosa che contano e bramano contare
sono i soldi, ma a voi non è stato assegnato
nessun valore, nemmeno il poco carburante consumato
a cambiare rotta per il salvataggio
IV
non cercate salvezza su queste coste deturpate,
qui l'avidità ha raggiunto i fastigi, assieme
all'inganno e alla furbizia, bramano peraltro
quel poco che avete e non esitano a mettervi in recinti
coatti e rispedirvi ai paterni macelli dai quali sfuggite
V
non credete alla loro strombazzata cultura, un vuoto
ornamento per giustificare rozzezza e turpitudine,
ogni meschinità, con simili cervelli con profitto
gareggerebbero oggi oche e primati ed in verità
sono simili a scimmie eternamente applaudenti,
rimbambiti dalla falsa partitura che suonano
a tutte l'ore i media, spregiano tutto ciò che gli avi
hanno fatto di buono con la testa e solo ciò
che cade sotto il dominio dell'utile è notabile
ai loro occhi aguzzi: "non danno profitto" proferiscono
furbescamente le loro bocche indotte: profitto,
utile e Merce, eccola la parola, e Mercato,
apprendeteli bene fratelli ed avrete esaurito
l'intero ammobiliamento culturale
VI
vanteranno inoltre della loro democrazia,
un vacuo simulacro dove s'è prepotentemente
installato un Venditore d'aria fritta,
detentore assoluto e incontrastato del virtuale:
che democrazia può esservi se si sostituisce
il reale? costruire universi di colorate bolle
di sapone diventa facile per chiunque abbia
il Mezzo: è questa una nazione, fratelli, che riflette
beotamente in questo mezzo- specchio e vede la propria
meschinità salire di rango assieme agli indici
VII
solo le armi civili indussero a scrivere
una Costituzione decente, allorché le nostre
primissime mura si macchiarono di sangue fraterno,
l'anatema scivola attraverso i secoli
e s'insinua nei petti con la serpe dell'odio,
più che ad un nemico esterno, amano sferrare
colpi e dilaniarsi fra loro, e le sigle criminali
che hanno preso il potere poiché prime fra tutte
le aziende a vantare fatturati e profitti
da capogiro, sono gli indici che l'inchiodano
al sistema, immobile e statico, ogni cosa infatti
è ferma al suo posto e guai a qualunque movimento,
ad ogni moto di liberazione
VIII
ricattano pertanto ed intimidiscono un popolo
pieno di debiti, ma non battono più i corpi
dei cittadini all'asta sulla pubblica piazza
per ridurli in schiavi, comprano il favore politico
ed incatenano il pezzettino di spirito rimasto
IX
Da siffatta democrazia non aspettatevi
nessuna giustizia: subito si sono volti
a smantellare il sillogismo della legge simmetrica,
a strapparlo con violenza dalle loro aule
caricando con lingotti i piatti delle bilance
che adesso pendono verso l'oro
X
tornate indietro, fratelli naufraghi, non cercate
in questa terra nuove terre, non c'è né futuro
né meraviglie e nemmeno rinascite, solo
un piatto presente e rumori di forchette
e fragore di spari |
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«no, non sono un "patriota"» |
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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