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Nel grembo immutabile della stanza, dove il tempo
si dilata al punto da riunire in una nascita
Quattro età, due esistenze ripartite fra carnalità
e doglie, due esseri duplicati, quattro vite
la cui sintesi è uno specchio intersecato
fra il momento del seme e quello stesso germogliato.
La struttura del pianto incarnata dal volto
e lungo la veste al ventre discesa; con
ossa forgiate s'eleva la genesi ch'al petto stringi
Madre dell'uomo che ti sta innanzi, che
- uomo, riconosci; lo stesso che stai cullando:
questo è amor generato, quello innanzi Generatore.
Sei tu che a un tempo semini e sbocci, tu
che dal pianto che forgia arricchisci la madre
tua sposa, tu che ad un tempo generi e nasci.
Chi t'è di fronte già conosce gli anni che
t'hanno allevato dall'utero penetrato, dal grembo
sino a questa d'età: Immagine doppia d'amore.
Il punto baricentrico de la Vita lungo il tempo
che il frutto accompagna alla luce. Le forme
cresciute da colei che riconoscerai tornata alla
giovinezza, e un tuo doppio nel suo grembo
a reincarnare l'adesione ad un'innocenza rinnovata;
Il punto baricentrico che riunisce le vite.
Sei la sposa impreziosita, lo scrigno che il ciclo
Rinnova, sei la sede virginea, l'antro
che dalla spiraglio della cupola il messo accoglie
recatore di un germoglio da serbare e crescere,
Colui che accogli come amante, colui che leverai
alla luce, suo doppio, se stesso disgiunto.
La luce amplia il tempo in questo ambiente,
ne rende impercorribili gli incontri, labirinti
ineffabili d'episodi, troppo estesi per assimilarli:
Quattro età, due esistenze ripartite fra carnalità
e doglie, due esseri duplicati, quattro vite
la cui sintesi è uno specchio momentaneo che svanisce. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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