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«Questa poesia è una mia risposta a caldo, dopo il terremoto e maremoto del Giappone. Queste calamità naturali, diventano devastanti, anche per negligenza e incuria umana!» |
Inserita il 10/10/2011 |
Dramma allucinante
tragedia travolgente
sisma spietato e dirompente
distruggi inesorabilmente.
Non si può pensare
solo che poteva accadere,
della natura un normale agire
questa disfatta senza imprecare.
A questa società universale
arroccata e miope in disfatta che sale,
ove solo l'egoismo prevale
messi in ginocchio, difronte all'orribile segnale.
Veder dagli abissi tale furore
inesorabile a galla salire,
in vortice immane a seppellire
e ogni segno vitale come fuscelli spazzare.
Impossibile restare insensibili
a tali furie apocalittiche inarrestabili,
che presentano scenari inspiegabili
e noi umani senza difese plausibili.
Piange l'anima frustrata
dal cataclisma soggiogata,
in balia, sommersa e imprigionata
in sterminio di massa insanguinata.
Sorpresi dal mostro del mare
e ogni vitale resistenza dissipare,
senza più lacrime per piangere
esterrefatti da tanto dolore.
Quel colpo di spugna per cancellare
in quell'attimo la frizzante beltà balneare,
dirompente, nemmeno un alito per pregare:
senza più luce e pensieri per sognare. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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