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| Vi perdono,
e perdono anche
quella parte di me
che non vi ha mai perdonato.
Per quanto
possa girare
in continuazione
le pagine
alla continua ricerca,
c'è sempre
qualche folata
che mi riporta indietro...
a te.
E quello che sento
non è più amore,
ciò che odo
non è più musica,
c'è solo amaro mascherato,
sale rabbonito.
Molte volte
mi sono accontentata
di nient'altro che questo:
briciole
di ciò che era
e mai più tornerà.
Vi perdono,
e perdono anche
quella parte di me
che non vi ha mai perdonato.
Quella parte di me
che ancora parla di te...
Non vado più avanti con le pagine
sono io stessa ad andare indietro
a leggere,
non voglio dimenticare,
non funziona così.
Ho letto
come solo io so fare,
dici tu,
ho letto
e forse troppo inteso.
Ti perdono
mio fardello immemore,
ti perdono
dopo averti trascinato per anni
incosciente.
Non ti dimentico
ma ti metto da parte
a fare spazio
ad altre opere d'arte.
Ti perdono
va pure via
dal mio cuore,
lascerai solo
un lieve sentore.
Perdono te
e perdono più di tutto
quella parte di me
che mai
ti ha perdonato. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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