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| «La saggezza spesso è solo semplicità.» |
| Inserita il 22/05/2013 |
 | Mio nonno la chiamava "La Barcaccia",
un angolo del tempo dove amava pescare.
Diceva che là nella casa tra gli alberi di pino
c'è il vecchio abbandonato mulino
dove lui in giorni lontani
lavorava da spaccarsi le mani.
Diceva a me bambino che da solo non
sarei dovuto andare sul fiume
oltre la siepe e il fosso
dove viveva il gigante rosso.
Si sa che da bambino ci sono solo i
prati senza divieti o reti. Sogni da
cavalcare come favole,
bisogno di avventura per vincere
i sensi di paura.
Successe così che senza pensarci troppo
un giorno attraversai la strada
e scavalcai il fosso per poter vedere
e sfidare da eroe il gigante rosso.
Fiori intorno al fiume di un inteso giallo
intorno a vecchie mura,
odori e fili d' erba verde dove farfalle delicate
volavano tra fantastici colori
e forme di mille fate.
Nessun gigante od orco ma il luogo
dove giocare a nascondino,
saltare con merli e misteri,
vivere di avventure tra dame,
guerre e cavalieri.
Sul grande muro maestro
del mulino ricordo come una poesia
qualcuno aveva scritto in rosso:
" Il pane è la misura della nostra fame".
Curioso un giorno chiesi al nonno perché
lo avessero per sempre abbandonato
e lui paziente rispose con saggezza
e un senso non compreso di ironia:
"Ricchezza che ha nome progresso,
la macina del tempo tutto cambia
e tutto diviene energia ". | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Per tutti i bambini divenuti grandi e per tutti i grandi che sanno ritornare bambini.
Per tutti, in parole lasciate nel vento degli anni.» |
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