L'ho ritrovato in fondo alla sintassi
quel ciuffettino di serici capelli
che per pegno m'avevi consegnato
con un sorriso e la boccuccia ad "O"

Hanno ancora un colore inalterato
molto diverso da quello indefinito
che mostri con orgoglio malcelato
quando incrociamo le lame degli sguardi

Tra pagine non mettevamo fiori
né foglie ad essiccare
mettevamo i profumi e i sapori
degl'innocenti baci

Poi
nel tuo delirio d'onnipotenza
l'inaspettato no!
Sorprendente come la corda di un violino che salta
come la nota d'un pianoforte che rotola in terra
s'un pavimento d'iroko
e sovverte gli accordi

...sono ormai sbiaditi ricordi
che uno scatto d'accendino
va cancellando.