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Desiderosi di serenità,
nel cuore e nella mente.
Non ci può esser pace,
tra siffatta gente.
In questo mondo
votato alla bruttura.
Mostra non altro,
rancore e gran paura.
Distensiva pace,
tante cose annulla.
Di mogli, di mariti,
amici o di fanciulla.
Di una vita
vissuta in tradimenti.
Di aperte piaghe,
e tanti ferimenti.
Limpida acqua
di un ruscello tra i monti.
Lo scorrer nelle notti
e da albe a tramonti.
Nel gorgoglio,
come una dolce canzone.
Tra i ciottoli reca,
la sua buona azione.
Ad un orecchio attento
riporta poesie.
A un cuore sincero,
dolci melodie.
Nel suo lungo cammin,
tanta vita trasporta.
Pastori a verdi pascoli,
greggi e armenti riporta.
Abeti, castagni, faggi,
pini e tant'altro ancora.
In tanta dolcezza,
la vita migliora.
Incontrare se stessi,
cosa imponente.
In melodiosa serenità,
rinnovato corpo- mente
Immagina la pace...
in queste valli sui monti.
Lupi, cinghiali e cerbiatti,
erranti vagabondi.
Mandrie sparse ai verdi pascoli,
buoi, pecore, cavalli,
suoni di campane e di muggiti,...
belati e nitriti a intervalli.
Una baita, una vecchia sdraio,
fuori sul balcone,
una panca, il tavolo,
una melodiosa canzone.
L'erba asciutta
i nostri corpi accoglie odorosa,
sotto la grande quercia,
che ci osserva vigorosa.
Occhi negli occhi, da veri amici,
senza parlare.
Per non romper la magia,
del nostro contemplare.
Serenità, pace, corpi colti
in intese armoniose,
odori negli odori,
nei pensieri... attese speranzose. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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