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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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| Il mio corpo,
lo scudo della mia anima.
Il mio seno scoperto,
perché l'ipocrita non passi oltre.
Il mio dolce miele,
veleno per gli inesperti,
elisir del piacere per la mano che sa coglierlo.
Io la vergine violata,
la meretrice onorata.
La belva dai teneri occhi,
la gazzella dai denti aguzzi.
Il cappio e il collo spezzato.
L'esilio e l'esiliata.
La tentazione per non essere mai tentata.
Io la frusta e l'indomata.
La strega ammaliatrice.
L'angelo ribelle fuggito dal paradiso.
Il demone scacciato e accolto in cielo.
Il fuoco e la rugiada. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Questa poesia è nata dopo aver letto la raccolta di poesie "il ritorno di Lilith" di Joumana Haddad, a cui la dedico.» |
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