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| Io e TE siamo come due vecchi amici che il tempo ha allontanato
anche se so che TU mi hai sempre perdonato
invece io resto peccatore fin dall'età della ragione
in parole, opere e omissione
il mia culpa forse sta arrivando ora, all'imbrunire dei miei anni
forse solo per placare gli affanni.
La preghiera di un peccatore è fatta di discorsi improvvisati
di lunghi silenzi e borbottii appena accennati
il segno della croce e via con parole atte al perdono
per finire sempre nella stessa domanda, ma io per TE ci sono?
TU che sei il creatore dell'universo e sei l'amore
dimmi dove cercarti, oltre che nel mio cuore.
La preghiera di un peccatore non ha chiesa ne confessione
è l'attimo fuggente della vera emozione
quando la natura si ribella alle violenze semina morte e devastazione
allora vengo a cercarti in preda alla disperazione
nei lunghi brividi di terrore quando la paura la fa da padrona
e nelle chiese qualcuno sgrana il Rosario e la sua corona.
Io e TE, come padre e figlio quasi sempre a litigare
TU che predichi il perdono nel verbo amare
io che imbianco la mia vita senza infamia e senza lode
l'arteficiere che cerca il disinnesco a questa vita, altrimenti esplode
nei frammenti di ricordi e speranze diventa quasi un rifugio l'assenza
nelle lacrime nascoste invece cerco la TUA presenza.
La preghiera di un peccatore ha tante parole e troppe promesse
ma non ha bisogno ne di altari e nemmeno di sante messe
io e TE siamo le parole che verranno, i silenzi che affronterò
TU l'ennesima preghiera che farò
ora il peccatore è stanco di errare
ho deciso, mi fermo apro il mio cuore e ti lascio entrare. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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