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| Devo fuggire da me stesso,
la vita è solo adesso,
devo vivere lontano dalle amarezze
accompagnato da nuove brezze,
non c'è nessuno che possa seguirmi,
anche tu ormai sei solo passato
e rimani indietro come un veliero ancorato.
Non hai mai capito
Che tu mi avevi rapito
E portato in altri mondi,
non hai mai capito
che tu per me eri
un solo fiore nel campo incolto,
con mani leggere ti avevo raccolto
per proteggerti dal vento forte
mutando la nostra sorte,
ora invece è di nuovo tristezza,
riaffiora la mia malinconia ...
Devo fuggire dal cuore prigioniero,
l'amore è gioia e non veleno,
non hai mai capito
che per me eri qualcosa di bellissimo,
un sentimento unico e purissimo,
qualcosa che non avevo mai immaginato avere,
avevo sete e mi davi da bere,
avevo fame e mi davi da mangiare,
ti abbracciavo e avevo sempre qualcosa da dimenticare.
Non hai mai capito
Che con te volavo come un migratore,
avevo un'anima migliore,
che la mia mente
era alle cattiverie indifferente,
ero libero in un prato verde
ai bordi della foresta
dove lo sconforto confinato resta.
Non hai mai capito
Che per me eri un cesto di delizie,
che con un sol sorriso
eclissavi tutte le mie mestizie,
non hai mai capito
che con la tua aspra gelosia
hai ucciso il nostro amore,
un velo di breve agonia
e quell'unico fiore
col vento è volato via ...
Devo fuggire per vivere in un sogno
Dove sentirmi degno,
dove posso avere un mio regno
dove tutto tace, un regno di pace,
in cui non c'è della gente vorace
che vuole far morire anche un solo fiore
nel campo incolto del dolore,
che non crede che esistano amori veri,
che tu per me davvero lo eri,
nel sole che non divideva più l'oggi con lo ieri
perché il tempo non aveva più senso,
ma adesso chissà cosa faccio,
chissà cosa penso ...
Ma ecco che ritorna il sereno,
un bacio al tramonto e il tuo latteo seno,
e stiamo svegli tutta la notte
e viviamo nuovamente
lontani dalle paure e dalla gente,
stiamo svegli per vedere il cielo
e il suo improvviso biancheggiare,
e svanisce l'oscuro velo
che inabissa il nostro mare.
Ma ecco che ritorna l'amore,
la gioia di vivere con il sole
e all'aria aperta,
come fossimo soli in una terra deserta,
tutto il resto non conta più ...
Ecco un giorno nuovo
Dove il tedio scompare,
dove d'un colpo ritrovo
il nostro balenare. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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