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«Nelle letture in pubblico questa poesia è quella che colpisce di più, un tema sempre attuale... quando smetterà di esserlo?» |
Inserita il 08/02/2012 |
| Sono nato da qualcuno son certo,
disperso nel caldo di questo deserto.
Il mondo riconoscerà i miei occhi,
bagnati di terrore che da lì Generale non tocchi,
mai bambina li vedrà
perché nascosti dietro ad un fucile che sparerà
verso il vento avaro di chi comanda già
e che non sa che niente avrà.
Paura sento già, padrone di questo grilletto,
mentre penso che altri bimbi sono già in un letto;
forse già spero di raggiungere un ospedale
su un cuscino sognare non sarebbe male;
e... forse ammazzerò il nemico perché non so
un soldato m'incita e una medaglia conquisterò
brillerà in un cassetto se mai lo avrò:
a veder morire altri morirò
E' notte fonda ormai
oh madre ho paura sai...
Vorrei almeno sapere dove sei.
Conoscere un tuo abbraccio vorrei.
Sono nato in questo posto
ti difenderò ad ogni costo
anche se non ho ancora capito
chi è il mio avversario e perché m'ha rapito.
E mentre ti parlo ecco il dolore che dovevo evitare
m'han detto: attento al colpo, non ti deve entrare...
la forza mi manca e barcollo su di me
forse è la fine ma l'inizio cos'è
e il berretto cade giù
e il cuore quasi non batte più
e a stento gli occhi tento di spalancare
non ho più la forza di sparare
e non so più se pregare ad un Dio
o chiedergli bestemmiando: perché io?
E intanto son morto come un cane
lasciando quel pezzetto di pane
che ho con calore conservato
ma son contento di averlo a te donato
che mi uccidi senza volerlo.
"Non ho dell'acqua, tieni questo sangue se riesci a berlo..."
Questo mondo ha deciso per noi
accontentiamoci di chiamarci eroi.
Ti perdono fratello come avresti fatto tu
e orgogliosi saremo di questa terra, per non appartenerci più. |
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