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Santa imago in Ciel trascesa,
vergine Madre di Speme,
Tu che per noi sei discesa
tra i peccati, tra le teme
orsù ascolta la preghiera
che s'alza dai labbri ansanti
di quest'orbe atroce e fiera...
di questi mortal erranti;
e per sempre sìccome ora
avvera i santi desiri
del peccator che t'adora
lagrimando tra i sospiri.
Regina de' sacri Voti,
Madonna de' Cherubini,
protendi a noi i guardi immoti
de' tuoi bei occhi femminini
onde possa splender Grazia,
e bontà eterna, e salute
su questa stirpe che razzia
per terre ignote e perdute.
Madre pia dell'Infinito,
de' Cieli sì pura gemma,
perdona lui che nel rito
si duole pella bestemma...
pell'insulto al sordo mondo
che non sa fuggir l'istinto,
nè il labbro calmar giocondo
che cieco grida e sospinto.
Figlia superna dell'Amor,
Redentrice della Vita,
al crudel furo, all'uccisor
dona pria che vergogna aita
sicché la secolar pena
possa il reo scontar sereno
nel pentimento che svena
la sua colpa in un baleno.
Tu Vergine, o Dama pura,
concedi il santo perdono
agli impuri che in Natura
scordano il celeste Trono
nel colmo d'un folle foco
che per istinto o per prole
divien diletto oppur giuoco
sotto il velarsi del Sole.
Prega dunque pell'oppresso,
pella vergine, pel forte...
Sì, prega clemente adesso
e nell'ora della Morte. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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