Io non sono un poeta
se la poesia è una gabbia
di metriche e strutture,
impalcature e tempi.
Scrivo le mie emozioni
i cieli ed i mari della mia mente,
scrivo di terre sommerse
in fondo alla mia anima solitaria.
Sono un menestrello
che canta la felicità ed il dolore
pizzicando una lira
di mormorii e sospiri,
dentro castelli di carta
accanto ad un camino
dove gli Dei
danzano nel crepitio del fuoco.
Parlo d'amore alla luna,
parlo della morte
al mare,
vedo le illusioni scoppiare come palloncini
e cadere giù
sotto la pioggia battente.
Cosa me ne faccio degli allori
se nuoto sempre controcorrente
seguendo il solo flusso che ho dentro
senza arzigogoli
né parole milliflue.
La semplicità arriva a tutti
non ha bisogno di teoremi pitagorici
chiusi in elite dal sapore snob
per distanziarsi
dal resto del mondo.
Un sacchettino di emozioni
ed un arcobaleno dai colori tenui
su cui far scivolare
nuvole di sensazioni
e onde di piacere
interiori.