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Ho dissacrato il tempio!
La dimora sacra
Del DIO degli altri
Ho bestemmiato e urlato
La mia divinità perduta
"Blasfema! " mi dissero
L'arroganza e la superbia son peccati!
" Dio ti punirà!"
E ...fui lapidata!
Rinacqui ...Risorgendo
E vissi anni di silenzio e solitudine
Compagna fedele di quelle verità che gridavano insolenti
e... odiai!
Odiai le pecore e quel loro Pastore
Orco e uomo nero,
assassino d'innocenti e ladro di giustizia
Creatore di pane avvelenato
Consacrato all'inferno e alle menzogne!
Non trovai luogo in cui posare il capo,
ne orme a testimonianza sulla spiaggia,
lasciai la valle e m'inerpicai in alto
l'amarezza come unica compagna
trovai un vuoto luogo nel mio essere
Scelsi con cura il materiale
Sottratti al barbaro invasore
E con pazienza e amore, raccolsi fiori e perle
Ed Eressi finalmente la mia "chiesa"
E venne il giorno in cui aprii il portale d'oro
E vestita di bianco vi entrai sposa!
solennemente facendo "la promessa"
al cavaliere che sconfisse il drago
per cercarmi nel mio mondo
venne il tempo in cui
anche il primo, che mi tenne tra le braccia
arrivò da me senza domande
Io... quella figlia delle stelle,
che lui mai capì fino in fondo...
e poi tutti gli altri ...e sono tanti,
che nel mio esilio non conobbero mai morte
infine venne il giorno,
in cui suonai a festa le campane
danzando e ringraziando il cielo antico
del regalo a me più caro ...
Il giorno in cui nacqui madre,
Insieme a te...
figlio mio! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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