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| Quante volte mi sono perso nei sogni ed i loro risvolti
quanti erano davvero belli e quanti interrotti
ma crescevo nelle sperenze e ci credevo davvero
e quando ho amato è sempre stato vero
poi l'adolescenza che mi regalato tutto
capelli lunghi, lotte di classi e l'amore come dolce frutto
le superiori, gli ideali ed i cortei in piazza
e la voglia di te, la mia voglia pazza
il concerto di Pino ed i duecentomila del 78
e la mia vita chiusa dentro un solo motto
fate l'amore e non la guerra
io fiore di campo e tu rosa di serra
Oggi mi sento disilluso perfino dai miei sogni stessi
prigioniero in questo mondo burocrate e nei suoi messi
interdetto come sognatore e addidato come folle poeta
fermo nei ricordi, come acqua cheta
indeciso dalle illusioni di un tempo passato
in un ricordo dal tempo sciupato
chiuso nel sorriso di un amore grande e affascinante
senza via di uscita nel suo percorso errante
avvilito dagli eventi che corrono troppo in fretta
in questa vita che sembra una corsa maledetta
E domani? non mi resta che sperare, crescerò
sembra l'unica cosa certa che farò
lascerò indietro i miei sogni e forse le illusioni
non mi cercherò dentro le canzoni
avrò giacca e cravatta ed un'aria seria
e la parolaccia più cattiva sarà: per la miseria
sarò un distinto signore che crede nel suo lavoro
polsino che sfoggia orologio d'oro
ventiquattore nella mano destra e passo veloce
colazione la mattina e segno della croce
auto personale con tanto di navigatore satellitare
riunioni di lavoro, donazioni e scuola militare
forse domani crescerò ma non sarà questa la vita
dovrò arrampicarmi su quella grossa salita
affrontare disagi e lottare a denti stretti
e cambiare e disfare molti letti
non lo so domani come sarà, oggi lo vedo così
ma quando arriverà se lo vorrà, mi trovera quì |
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