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«Vuole essere questo, un modesto contributo da parte dell'autore alla riflessione su alcuni temi da lui molto sentiti come: crescita, sviluppo sostenibile e accoglienza. Problemi da affrontare e risolvere, possibilmente a livello mondiale da parte degli Organi competenti.» |
Inserita il 21/04/2011 |
Liberi spazi ormai più non abbiamo.
Son rari nella valli ed in collina.
Su dune e avvallamenti insiston case;
poche le piante ed ogni dì che passa,
si pone l'occhio su ciò che resiste.
Del rio si sbarra il corso o del torrente
e tutto intorno ai monti vien rasato.
Disastri son già stati programmati!
Or tutto questo strazio alla natura,
qualcuno lo denuncia a intermittenza.
Nessun però rinuncia al suo profitto,
su quel prezioso suol da lui sottratto.
Pur or che alla natura poco resta,
ci si lamenta ancor che non si cresce...
Di più, qui in terra, manufatti e gente!
Se è ver che Dio, di riempirla disse,
volea di certo che altro pur restasse.
Immaginiamo di sfoltire alquanto...
diciamo, la metà di quel che siamo:
di più disporrerem di case e boschi,
poco lavoro e solo quel che piace,
sfruttando i benefici del progresso.
Con tanto spazio e più democrazia,
che è agevolata dove c'è ricchezza.
Gran spazio alla natura...
e tutto questo a me
sembra... la Svezia! |
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