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Chiedo la vostra comprensione, oggi sono commosso: ricorre il venticinquesimo anniversario del mio ultimo bidet.
Poiché avevo le mutande attaccate al corpo come una seconda pelle, l'ho dovute togliere colle pinze e rifinire il lavoro con la carta vetrata.
Un dolore bestiale che non auguro a nessuno, nemmeno all'impiegato
del Comune che mi riscuoteva l'IC. I. per quella catapecchia di venti metri quadrati che abitiamo in nove:
io, mia moglie, sei figli di sesso e padri assortiti, mia suocera ed un
maiale. Lo so, voi ora penserete: anche il maiale? Ed il puzzo? Beh, povera bestia, si
dovrà abituare.
Mia moglie ed io siamo separati in casa ma, nella confusione che c'è, ora è di nuovo incinta.
Sarà stato quel porco del maiale. Vuole gli alimenti, quella peripatetica, come se non fosse
più che sufficiente quella busta di sofficini findus che le passo tutti i mesi.
Ma ritorniamo a bomba, come disse quel mio amico che faceva il kamikaze
e non ce la fece nemmeno a tornare a casa. Quando ebbi finito di togliermi le mutande,
mi lavai le parti intime coll'acido muriatico, ora la pipi la faccio dalle orecchie
ed il dottore mi ha detto che dovrò rinunciare al sesso. Ma a me non importa
avendo da tempo risolto quel problema attaccando le palle al chiodo a costo di indicibili sofferenze.
Il mondo fa schifo e allora se fa schifo lui perché non dovrei farlo io?
Per quale ragione mi dovrei distinguere da sei miliardi di persone?
Io questa responsabilità non me la voglio prendere. Chi me lo fa fare?
Ma cambiamo discorso e parliamo di cose più distensive e meno ansiogene
cioè di problemi condominiali.
L'altra notte i miei vicini si sono messi a fare un casino tale che non si sarebbe addormentato
neanche Polifemo da tanto che non si poteva chiudere un occhio.
Dalle urla che si sentivano era chiaro che il marito picchiava la moglie,
i suoceri picchiavano il marito, il cane rincorreva il gatto ed il gatto, fuggendo, aveva rotto il vetro della finestra.
Noi, rincretiniti da tutto quel rumore, ci siamo armati di pazienza ed abbiamo sopportato per ben dieci secondi poi,
in nove, siamo partiti in missione di pace per esportare un po' di educazione in quella famiglia.
Perciò, scorreggiando e ruttando, ci siamo muniti di vanghe, badili, ombrelli, mattarelli ed armi improprie varie
e dopo aver buttato giù la porta abbiamo cominciato a dare un sacco di botte a quel despota del capofamiglia
coll'intento di proteggere la moglie e i suoi bambini. Allora, non ci crederete:
hanno smesso di picchiarsi fra loro ed hanno preso, all'unisono, a pestare noi come se fossimo merde fresche.
Ma te vai a fare del bene alla gente! Insomma, siamo dovuti rientrare in casa nostra: chi aveva la testa rotta,
chi un braccio fratturato e chi, cioè il sottoscritto,
le palle ridotte a due cachi maturi tanto che ora non ci stanno più attaccate alla parete. Da quella volta abbiamo imparato a farci i pipi
di nostra proprietà senza pretendere di insegnare l'educazione a nessuno.
Ora dall'appartamento vicino non si sente volare una mosca:
i figli sono stati rapiti, violentati e trovati morti, il padre è stato arrestato ed ha confessato;
dopo due mesi di galera l'hanno rimesso in libertà allora lui è tornato a casa ed ha finito il lavoro
uccidendo la moglie e i suoceri. In sostanza si sono salvati il cane ed il gatto perché ospitati
da persone buone che vogliono tanto bene agli animali ma non hanno mosso un dito
per i bambini, la moglie e i poveri vecchi.
E noi stiamo meditando di traslocare altrove non riuscendo più a dormire per il troppo silenzio che c'è.
Se non fosse per quei forti grugniti che fa il maiale verso le tre di notte, si morirebbe di noia.
Vostro Chista Tommaso, per gli amici Maso Chista. |
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