Quanta gente c'è in giro di prima mattina
sono bimbi nonne mamme papà indaffarati
gioiosi sonnolenti prepotenti timidi vogliosi
corrono ognuno verso la propria meta
Per la prima volta li vedo veramente
mi sento un po' fuori posto a quest'ora presto
come un vampiro che ha oltrepassato la notte
assorbo l'energia che sprizza dalla folla
Vorrei abbracciarli tutti per toccare questa vita
ma il mio è solo un abbraccio di parole
attraverso il finestrino chiuso di un auto
che veloce si fa strada verso la campagna
Questa è la realtà diversa dai tuoi sogni
la vita che tumultua al di là dei recinti
silenziosi del tuo piccolo io che pretende
dall'imo fondo di capire l'universo
Siamo invece parte di un grande formicaio
brevi e fragili le nostre vite un guizzo
uno scomposto dimenarsi di cellule
un osceno grido lancinante di desiderio
ma la nostra vera meta obbligata è il nulla