Il sole è un amante splendente
il segreto dei corpi carpisce
sui letti di sabbia bollente
si desta il torpore, della noia estiva

Trascinati in un vortice di desiderio
sino a turbare la mente
i raggi sono mani calde, sfrontate
le carezze corrono lungo profili bizantini di pelli di luna
e goccioline d'eccitato sudore

Maliziosamente s'insinuano tra le pieghe carsiche
del monte di Venere e inondano d'assurda voglia
la fessura, che diventa lago fra le rocce calcaree
Il corpo freme nell'anelito di un'onda marina
che penetri con lingua di sale

Tanto più il mare è calmo
e più il corpo vibra
e si aprono le labbra
gonfie dense di appiccicosi umori
e la mente implora il vento

Affinché scateni soffi di tempesta
a trascinare via con un grido
la tormentosa smania che vacilla
affogando in un mugolio sommesso l'ultimo spasimo

Succede, d'estate, quando la solitudine si sposa con il sole