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| Lotto contro ciò che arriva all'improvviso
lascio che sorridi ancora il mio viso
resto in bilico sul baratro della vita
sono un disegno fatto a matita
facile da cancellare, facile farlo
io armadio antico, la vita giovane tarlo
Senza fine è questa resa
anche se per me non è una sorpresa
ho vacillato troppe volte, ed ora cedo
senza chiedere ne un permesso, ne un congedo
vado a fondo senza reagire
a volte non tento nemmeno di risalire
il guerriero non ha più vent'anni oramai
io lo so e tu lo sai
mi guardi con occhi impauriti e cerchi un segnale
tutto quello che so fare è solo farti del male
con i miei silenzi e le mie ire, le mie bestemmie
non è più tempo di vendemmie
l'inverno gela anche il mio cuore
e nei vostri porto solo dolore
lo so che leggete la mia rabbia, la mia sconfitta
vecchio come una vecchia soffitta
dove si accatasta quello che non serve più
dove non trovo nemmeno più la mia gioventù
Senza fine è questa vita che mi sopravvive senza rispetto
manca solo il famoso, ma chi l'avrebbe mai detto
eccomi dentro ciò che non sono mai stato
dentro il rimpianto del passato
dove c'era l'uomo e le sue certezze
proprio lì dove vivevo nelle tue carezze
Senza fine è questo sconforto senza pace
ascolto essendo stato un tempo lettore vorace
chiedo e cerco conforto
ma sono vivo e non certamente morto
le lacrime hanno sempre lo stesso sapore
e non fanno rima con amore
tu resti quello sguardo che mi intenerisce
ma sei sempre uno sguardo che non capisce
mille perché nei tuoi occhi, e tanta delusione
hai dimenticato perfino la nostra canzone
Io vivo come te, e dovresti farlo anche tu
liberandomi da questo non c'è la faccio più
aprendomi le tue braccia ed il tuo sorriso
e non mostrando solo la paura sul tuo viso |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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