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| Era bianca come un petalo,
piccina piccina,
nella culla pizzi e merletti;
arrivò la strega,
tutta rughe e bafetti,
sputacchiò la maledizione,
con la mano alzata.
La bambina gemette,
come fosse frastornata,
fece un rutto diretto,
gettando la strega,
dal balcone dirimpetto.
La ragazza crebbe in fretta,
correva felice nel vasto giardino,
preferiva vestire top,
perizoma e tanga,
collezionando amori,
col giardiniere ed il fantino.
Un brutto giorno,
girando per il castello,
come una scimmia curiosa,
si punse un dito ad un fuso,
svenne di botto,
cadendo di muso.
La sistemarono in una bara di cristallo,
col dolby surround,
maxi schermo e computer,
un bicchiere di grappa,
ed una coppa di ciliegie...
chissà, nell'al di la può venir sete!
Arrivò un principe,
su un cavallo bianco,
col suo cappello fumè
ed il mantello azzurro,
si avvicinò lesto,
al feretro tristo,
incantato dalla di lei beltà,
perse ogni contegno.
Si chinò a baciarla,
pieno di passione,
si sentiva un po' stretto,
nel vestito attillato,
aveva slacciato il colletto,
che gli bloccava il fiato,
mentre premeva le labbra,
su quella bocca di paradiso.
Lei russava forte,
ma si svegliò adagio,
lo guardò negli occhi con sguardo ligio:
''Me stai a schiaccià na tetta,
Aò scrosta sta mano,
sorcio grigio!''
''Mia dolce principessa,''
disse lui intimidito,
''vorrei fare di te, la mia grande regina.
Regnerai sul mio cuore,
sul mio regno al mio fianco,
e saremo felici,
come un eterno canto.''
''Si mò nun te ne vai,
te giro come na trottola,
che quànno tè fermi,
i vestiti so passati de moda...
te do 'ncarcio ar culo
che te ce lasso dentro a scarpa...
e poi te do tante de quelle sveje
che tu madre nun te riconosce,
manco dalla puzza dei piedi.''
La principessa bevve la grappa,
si tirò su il lenzuolo e riprese a dormire;
mentre la sera scese lenta;
la luna le cantò una arcana melodia,
ed il principe,
mogio mogio,
girò il cavallo,
e andò via. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«La bella addormentata non vuole più il principe! Preferisce una sana dormita e la sua libertà.» |
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