E cammino da sola
ciondolando i capelli al vento,
fili irrequieti ornati di sole.

Lacci di scarpe bagnati
ed orme di silenzio
pronte ad accogliere
il niente...

E a farselo bastare perche' il niente
ha un suo gusto fitto come l'assoluto,
concreto come uno sciame d'api.

Il niente
sa bastare a se stesso,
agli orli del suo vagare,
ai vuoti di cielo e di mare,
ai grumi di pensiero,
alle sue risate...

Il niente ha il suo bel da fare,
la sua bella valigia che straborda
incutendo solitudine e voglia.

E nel niente io mi inoltro,
perche' l'abisso d'oro dei tuoi occhi
riemerge da quel fondo,
dalla carcassa di un lago gelato
che nasconde draghi
e figli di draghi
pronti a rimuovere il limo dei pensieri.

Il niente m'appartiene
oggi piu' di ieri.

Viaggiamo insieme io e lui
come amanti sconci,
come guerrieri
bagnati di pioggia e sale,
come orsi polari.

Verso un universo in espansione
ove la quiete giace,
ove il pensiero stanco riposa
e prolifera
su un tappeto assetato di pace.