Scorrono paralleli alle nostre vite
binari morti da tempo rugginosi
inoltrandosi in fitti cespugli
secchi di misteriose vasche
d'acqua fradicia o nel nulla
di aridi deserti finendo
davanti a baracche vuote
che sembrano il set di un film
Ai bordi di case diroccate
scorre la vita a duecento all'ora
percependo il divario
tra gli aironi in volo
e i parapendii multicolori
Tra capelli ricci silenti
ho intravisto spiagge desolate
cuori affranti e un mare
impietoso di sussurri
dietro l'ombra di tende
ondeggianti di amori clandestini
Sotto l'ombrellone solitario
il gabbiano e io rimiravamo
la ragazza nuda e ignara
con un senso uguale del peccato
Labbra carnose tracciavano
il confine tra volontà e desiderio
Dietro spesse lenti
la vita mi sorrideva
senza chiedere nulla
E la bambina gridava
svegliatevi svegliatevi
il treno sta passando
ma io ero intento a scavare
il senso irrisolto dell'essere
e non percepii la pura gioia
sensoriale di una prima assoluta