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♦ Michelangelo Cervellera | |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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| Come possiamo trasformare in vaso
di piaceri il dolore che trasuda
l'Universo, prigione d'impotenza?
Oh, quanto il fato grava su di noi,
mentre ci dimeniamo in una vasca
di fango! Ignari, sguazziamo tra ochette
di sogni al neon, fosfeni nel placebo
d'ebrietà – appena afferrate, si perdono
subito, decomposte. Oh, impalpabile
incoerenza! Ci specchi, ecco, nel ghigno
duale di un nano spezzato, bifronte
circolarità! Guarda, mio Sigillo,
l'Amen dietro le spalle, che davanti
però si para. Della Terra ascolta il gemito,
perché il membro nel sangue già mi espelle
– ma prima che la fine venga un ultimo
bacio darò alla vergine sua pelle,
l'ultimo, sì, che sia consolazione
alla stoltezza dei saggi. Nel molle
ventre scendi, Sigillo; giù, nel ventre
della Terra. Saggezza degli stolti
che le profondità assapora, gusta
ora il gusto dell'humus, e la bava
lambente degli organismi d'inezia.
Guarda come la Terra decompone
l'ilica nostra voglia, mio Sigillo.
Il fato la divora, ormai ci assedia,
bacia con lame acuminate il pianto
dirotto di Sophia, sotto la soglia placida
della normalità. Guarda il letame,
già germoglia – spermatico l'hai reso,
questo limo, malia sui miei sepolti ossi.
Voglio, prima che giunga, della fine
il canto udire, e l'eco, sulla foglia
del fiordaliso pneumatico stretto
al fianco della spiga opima e lunga.
Voglio aspirare un occulto sentore
dalla corolla schiusa del suo fiore
– sì, attraverso ogni poro della pelle!
No, giammai il fior del Desiderio molla,
non molla l'osso mio dalle radici
avvinto! Sulla soglia sto, ancor chiusa,
e il cefalopode ancestrale ghiotto
nel fosso aspetta, mentre il suo avvento
aspetto. Adesso scompari, sprofonda,
Sigillo, e intona nel mentre l'assolo
tremendo, tromba di guerra dal ventre
materno della Terra molle. Lì, ecco,
sotto, tra i ruderi dell'acquedotto
quirita, non verrà mai, mai esaurita
l'eco del nostro sospiro: bestemmia
ultima e presa in giro contro tutti
gli dèi e contro il Destino. Perché l'odio
in fondo è solo la tomba più folle
che sigilla il più folle degli amori. | |
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Pan23 |
26/06/2010 01:49| 7222 |
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