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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Aprile 2025 |
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Poesia sul tema C'è un vuoto nel pensiero
 | V'invidio o stelle,
così lontane e solitarie,
ed invidio i riflessi,
che illuminano il cielo.
Sulla terra i fiori,
scappano dal loro stelo,
ed il letame copre,
macerie mai risolte.
E tu,
dolce luna,
che muta, te ne stai in disparte,
e guardi le guerre,
e le ingiustizie,
che uccidono gli uomini.
Chi ha la pancia piena,
se ne frega,
di chi ha i morsi della fame,
e sputa sentenze,
indifferenza,
maldicenze...
Siamo un popolo di scimmie,
che urlano frasi sconnesse,
rubate a pensieri egoisti,
di una società infame.
Destinati ad un rogo di anime,
dove i ceppi sono i fallimenti,
di ideali uccisi,
in nome della corruzione.
Troppa gente vive di stenti,
ma si preferisce pensare al lusso,
massacrando chi per piangere,
non ha più gli occhi,
con disprezzo,
e crudeltà.
Ma il piedistallo,
ha la sua base,
distrutta quella,
ci si ritrova vicini alla melma,
ed il turno passa al marmo,
che diventa a sua volta,
volgare pietra.
Quest'oceano di fango in tempesta,
le onde spingono i resti dello spirito,
offeso,
umiliato,
su rive oscure.
Questa marea nauseante di barboni,
in Ferrari e Lamborghini,
mendicanti di valori,
sepolti dall'ipocrisia,
anima venduta all'inferno,
di fiamme dorate,
di pece d'orgoglio.
Poveri partigiani,
poveri morti sul Piave,
di loro son rimasti i monumenti,
imbrattati di oscenità.
V'invidio morbide nuvole,
che non sentite la puzza dell'inganno,
chapeau a chi ha perso la ragione,
perché dei pazzi,
è ormai la felicità. | 

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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Nel vuoto c'è l'annullamento di tutto quello che si era costruito precedentemente. Un vuoto di ideali e il peggiore in una società alla deriva.» |
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